RICORSO PER CASSAZIONE PARA TONTOS

ricorso per cassazione para tontos

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Si ritiene che, sebbene tale disposizione faccia genericamente riferimento all'"atto di impugnazione", la stessa abbia un'operatività limitata al solo atto di appello, tenuto conto che è testualmente indicato che l'onere di eleggere o dichiarare il domicilio e' funzionale a consentire la notifica del "decreto di citazione a giudizio", adempimento previsto solo per il giudizio di appello.

Non è più necessaria la notifica mediante elenco alle altre parti, ma il deposito può avvenire fino a 15 giorni prima dell’udienza o dell’adunanza in camera di consiglio.

Nell’esempio riportato, entrambe le parti possono presentare ricorso per Cassazione: Alfa per chiedere che gli venga riconosciuto anche un risarcimento per danni biologici, mentre Beta per chiedere che la sentenza della Corte d’Appello venga del tutto annullata.

7 sentenza del Tribunale). Nessuna lacuna, quindi, sussiste in ordine alla motivazione ed alle eccezioni poste dalla parte che riproduce pedissequamente le deduzioni formulate in primo e secondo categoría senza confrontarsi con le risposte fornite.

È ancora necessario eleggere domicilio nel comune di Roma ovvero indicare l’indirizzo di posta elettronica certificata?

Nella medesima linea dell’inesistenza della notificazione si pongono, poi, le decisioni 1100/2001 e 6187/2001 della 2^ sezione, le decisioni 6143/94 e 5025/2002 della sezione Lavoro, la decisione 9147/2007 della 1^ sezione. Va, peraltro, specificato che mentre nelle decisioni della 2^ sezione impar vi Cuadro stata la nomina di nuovo difensore, sicchè la fattispecie è omologa a quella oggetto di scrutinio in questa, sede, nelle altre la situazione Cuadro caratterizzata dalla avvenuta nomina in appello di un nuovo e diverso difensore, fattispecie coincidente con quella oggetto della citata pronuncia n. 3947/87. Per contro, la tesi della nullità della notificazione si rinviene nella sentenza n. 9249 del 1995, nella quale si assume a fondamento la distinzione “ontologica” tra elezione di domicilio e conferimento del mandato alle liti, non negandosi che quest’ultimo esaurisce la sua validità nella fase di giudizio per la quale è stato conferito, ma affermandosi che la prima “conserva la sua validità in relazione ad ogni stato e graduación del giudizio (genericamente menzionato come tale dall’art. 330 cod. proc. civ., comma 1, e non già in relazione alle articolazioni del medesimo nelle sue varie fasi), esplicando la diversa funzione (del tutto distinta dal conferimento della procura) di individuare il luogo che la parte ritiene più idoneo ai fini della conoscenza degli atti che le sono notificati”, con la conseguenza che “la notificazione del ricorso per cassazione ben può avvenire nel domicilio originariamente eletto dalla parte costituitasi nel giudizio di primo grado, ma rimasta contumace in quello di appello, atteso che, da un lato, il suddetto domicilio costituisce singular dei luoghi oggetto delle previsioni alternativamente concorrenti di cui al primo comma dell’art.

in tal modo viene assicurato lo svolgimento della funzione nomofilattica della ricorso per cassazione suprema Corte anche con riferimento a provvedimenti sino ad Ya sottratti al controllo di legittimità.

Il deposito di copia analogica del controricorso, predisposto in originale telematico e notificato a mezzo PEC, senza attestazione di conformità o con attestazione priva di sottoscrizione autografa, è ricorso in cassazione ammissibile se il controricorrente deposita copia informale del proprio atto di costituzione, insieme alle attestazioni delle ricevute della notifica a mezzo PEC, a condizione che il ricorrente non contesti la conformità dell'atto analogico depositato con l'originale ricevuto presso la propria casella PEC (Cass. 13 dicembre 2018 n. 32231).

Il ricorso per Cassazione è ammesso solo contro gli errori di diritto contenuti nella sentenza. Tali errori possono essere di due tipi:

“… si traduce nella proposizione di censure caratterizzate da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso, il più delle volte contrastata da una giurisprudenza costante e senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi, ovvero invocando una norma inesistente nell’ordinamento, solo per indicare le più frequenti ipotesi di applicazione dell’art. 606, comma 3, secondo periodo.

” infondato, finisce con l’assumere una decisiva rilevanza e, per questa ragione, la giurisprudenza della cassazione ha fornito delle linee direttive per chiarire quando have a peek at these guys si possa ritenere essersi in presenza di una infondatezza “manifesta

- può rinviare la decisione a un giudice di pari grado rispetto a quello che ha pronunciato la sentenza (cassazione con rinvio) ordinando che il giudizio prosegua;

… non solo quando sia palesemente erroneo in diritto, ma anche quando affermi, sul fatto, sullo svolgimento del processo, sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali.

Attraverso il ricorso per Cassazione impar è mai possibile censurare genericamente l’ingiustizia della sentenza impugnata, ma si possono far valere esclusivamente i motivi di impugnazione che tassativamente sono indicati dalla legge [15].

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